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RADIOLOGIA...E DINTORNI...
3 partecipanti
Re: RADIOLOGIA...E DINTORNI...
Basta dirlo...lo sai! Domani ne riparliamo meglio e vedo di aggiornare il forum con le sezioni da te richieste! OK?
Ciao a presto, Vito
Ciao a presto, Vito
Re: RADIOLOGIA...E DINTORNI...
michele germinario sempre puntuale e conciso!!x quanto rigurada la nomina sn felicitato..meno per quanto riguarda il pranzo!! :lol!sarebbe bello ordinare questo materiale in topic appositi creando una vera e propria banca dati a seocnda dell'argomento scelto che riguardi la formazione,il lavoro,la salute e le patologie,le nuove tencologie...anke perchè il giornalista di razza c'è,il mago dell'informazione automatica anke...ed io???
Mizio- ..staff...
- Numero di messaggi : 127
Età : 36
Località : Molfetta
Data d'iscrizione : 19.12.08
Chi siamo...da dove veniamo...dove andiamo!!!
tratto da unibo.it
Obiettivi
I laureati Tecnici sanitari di Radiologia Medica (TSRM) sono (ai sensi della legge 10 Agosto 2000, n. 251, art.3, comma 1) operatori delle professioni sanitarie dell'area tecnico- diagnostica che svolgono, con autonomia professionale, le procedure tecniche necessarie all'esecuzione di metodiche diagnostiche su materiali biologici o sulla persona. I laureati sono dotati di un’ adeguata preparazione nelle discipline di base, tale da consentire loro la migliore comprensione dei più rilevanti elementi che sono alla base dei processi patologici che si sviluppano in età evolutiva, adulta e geriatrica, sui quali si focalizza il loro intervento diagnostico. Devono inoltre saper utilizzare almeno una lingua dell'Unione Europea, oltre l'italiano, nell'ambito specifico di competenza e per lo scambio di informazioni generali. In particolare, i laureati devono raggiungere le competenze professionali specifiche per un’ immediata spendibilità nell'ambiente di lavoro. In particolare, nell'ambito della professione sanitaria di Tecnico di Radiologia Medica, i laureati sono operatori sanitari cui competono le attribuzioni previste dal Decreto del Ministero della Sanità 26 settembre 1994, n. 746 e successive modificazioni ed integrazioni; ovvero sono responsabili degli atti di loro competenza e sono autorizzati ad espletare indagini e prestazioni professionali radiologiche, nel rispetto delle norme di radioprotezione previste dall'Unione Europea. Sono abilitati a svolgere in via autonoma, o in collaborazione con altre figure sanitarie, su prescrizione medica, tutti gli interventi che richiedono l'uso di sorgenti di radiazioni ionizzanti, sia artificiali che naturali, di energie termiche, ultrasoniche, di risonanza magnetica nonché gli interventi di protezionistica fisica o dosimetria. Partecipano alla programmazione e organizzazione del lavoro nell'ambito della struttura in cui operano nel rispetto delle loro competenze. Programmano e gestiscono l'erogazione di prestazioni polivalenti di loro competenza in collaborazione diretta con il medico radiologo, con il medico nucleare, con il medico radioterapista e con il fisico sanitario, secondo protocolli diagnostici e terapeutici preventivamente definiti dal responsabile della struttura. Sono responsabili degli atti di loro competenza, in particolare controllando il corretto funzionamento delle apparecchiature loro affidate, provvedendo all’ eliminazione di inconvenienti di modesta entità e attuando programmi di verifica e controllo a garanzia della qualità secondo indicatori e standard predefìniti.
Sbocchi occupazionali
I Tecnici Sanitari di Radiologia Medica (TSRM) svolgono la loro attività Tecnico-diagnostica nelle strutture sanitarie pubbliche o private, in rapporto di dipendenza o libero professionale. L'operatività del TSRM si esplica nelle più innovative tecnologie sanitarie come la Tomografia Computerizzata (TC), la Risonanza Magnetica (RM), la Positron Emission Tomography (PET), l’Acceleratore Lineare (LINAC), Tomotherapy, nella fisica sanitaria, nell’angiografia digitale e interventistica, nella medicina nucleare, in radioterapia e radiologia convenzionale
Didattica come tutor o coordinatori o docenti (SSD-Med 50) nei Corsi di Laurea in Tecniche di Radiologia Medica per immagini e Radioterapia contribuendo alla formazione del personale di supporto e concorrono direttamente all'aggiornamento relativo al loro profilo professionale.
Nell’organizzazione e gestione delle risorse tecniche e tecnologiche e dei TSRM all’interno dei dipartimenti di radiologianelle alla ricerca tecnico-scientifica e nell’industria. Tutti i tecnici sono iscritti all’albo professionale dei TSRM.
La Laurea in Tecniche di Radiologia Medica per immagini e Radioterapia dà accesso ai corsi Master di primo livello e alla Laurea specialistica di 2 anni. Il TSRM in possesso della Laurea specialistica potrà accedere ai Master di II livello.
Obiettivi
I laureati Tecnici sanitari di Radiologia Medica (TSRM) sono (ai sensi della legge 10 Agosto 2000, n. 251, art.3, comma 1) operatori delle professioni sanitarie dell'area tecnico- diagnostica che svolgono, con autonomia professionale, le procedure tecniche necessarie all'esecuzione di metodiche diagnostiche su materiali biologici o sulla persona. I laureati sono dotati di un’ adeguata preparazione nelle discipline di base, tale da consentire loro la migliore comprensione dei più rilevanti elementi che sono alla base dei processi patologici che si sviluppano in età evolutiva, adulta e geriatrica, sui quali si focalizza il loro intervento diagnostico. Devono inoltre saper utilizzare almeno una lingua dell'Unione Europea, oltre l'italiano, nell'ambito specifico di competenza e per lo scambio di informazioni generali. In particolare, i laureati devono raggiungere le competenze professionali specifiche per un’ immediata spendibilità nell'ambiente di lavoro. In particolare, nell'ambito della professione sanitaria di Tecnico di Radiologia Medica, i laureati sono operatori sanitari cui competono le attribuzioni previste dal Decreto del Ministero della Sanità 26 settembre 1994, n. 746 e successive modificazioni ed integrazioni; ovvero sono responsabili degli atti di loro competenza e sono autorizzati ad espletare indagini e prestazioni professionali radiologiche, nel rispetto delle norme di radioprotezione previste dall'Unione Europea. Sono abilitati a svolgere in via autonoma, o in collaborazione con altre figure sanitarie, su prescrizione medica, tutti gli interventi che richiedono l'uso di sorgenti di radiazioni ionizzanti, sia artificiali che naturali, di energie termiche, ultrasoniche, di risonanza magnetica nonché gli interventi di protezionistica fisica o dosimetria. Partecipano alla programmazione e organizzazione del lavoro nell'ambito della struttura in cui operano nel rispetto delle loro competenze. Programmano e gestiscono l'erogazione di prestazioni polivalenti di loro competenza in collaborazione diretta con il medico radiologo, con il medico nucleare, con il medico radioterapista e con il fisico sanitario, secondo protocolli diagnostici e terapeutici preventivamente definiti dal responsabile della struttura. Sono responsabili degli atti di loro competenza, in particolare controllando il corretto funzionamento delle apparecchiature loro affidate, provvedendo all’ eliminazione di inconvenienti di modesta entità e attuando programmi di verifica e controllo a garanzia della qualità secondo indicatori e standard predefìniti.
Sbocchi occupazionali
I Tecnici Sanitari di Radiologia Medica (TSRM) svolgono la loro attività Tecnico-diagnostica nelle strutture sanitarie pubbliche o private, in rapporto di dipendenza o libero professionale. L'operatività del TSRM si esplica nelle più innovative tecnologie sanitarie come la Tomografia Computerizzata (TC), la Risonanza Magnetica (RM), la Positron Emission Tomography (PET), l’Acceleratore Lineare (LINAC), Tomotherapy, nella fisica sanitaria, nell’angiografia digitale e interventistica, nella medicina nucleare, in radioterapia e radiologia convenzionale
Didattica come tutor o coordinatori o docenti (SSD-Med 50) nei Corsi di Laurea in Tecniche di Radiologia Medica per immagini e Radioterapia contribuendo alla formazione del personale di supporto e concorrono direttamente all'aggiornamento relativo al loro profilo professionale.
Nell’organizzazione e gestione delle risorse tecniche e tecnologiche e dei TSRM all’interno dei dipartimenti di radiologianelle alla ricerca tecnico-scientifica e nell’industria. Tutti i tecnici sono iscritti all’albo professionale dei TSRM.
La Laurea in Tecniche di Radiologia Medica per immagini e Radioterapia dà accesso ai corsi Master di primo livello e alla Laurea specialistica di 2 anni. Il TSRM in possesso della Laurea specialistica potrà accedere ai Master di II livello.
Sparlotto84- ..staff...
- Numero di messaggi : 176
Età : 39
Località : MOLFETTA....CAPUT MUNDI!!
Data d'iscrizione : 19.12.08
Re: RADIOLOGIA...E DINTORNI...
detto fatto...saremo in 3 a pagare lunedi..mi spiace Mizio
Grazie mille ragazzi per la collaborazione...siete grandi!!!
Grazie mille ragazzi per la collaborazione...siete grandi!!!
Re: RADIOLOGIA...E DINTORNI...
Revrendissimo Amministratore per favore nomini anche Mizio moderatore così almeno siamo in tre a pagare!!
Comunque ho trovato anche un video (più che altro audio...) sui rischi professionali dei tecnici di radiologia...penso di inserirlo a breve....
Dopo la visione però vi assicuro che scatta obbligatoriamente una bella "grattata scaramntica"!!!!!
Comunque ho trovato anche un video (più che altro audio...) sui rischi professionali dei tecnici di radiologia...penso di inserirlo a breve....
Dopo la visione però vi assicuro che scatta obbligatoriamente una bella "grattata scaramntica"!!!!!
Sparlotto84- ..staff...
- Numero di messaggi : 176
Età : 39
Località : MOLFETTA....CAPUT MUNDI!!
Data d'iscrizione : 19.12.08
Re: RADIOLOGIA...E DINTORNI...
titolo strameritato indubbia la profesisonalità del Germinario,sarebbe bello proseguire questo filone tra informazione ed inchieste riguardanti il nostro campo...è proprio un fratello d'arte .
cmq il secondo articolo riportato è davvero interessante... ci dovrebbe essere più sensibilizzazione tra i medici..che della salute del paziente se ne dovrebbero intendere o almeno si spera!!!molte volte si prescrive a casaccio!!
cmq bello il fatto che sia vito che michele offriranno al pranzo di lunedi...questo forum mi inizia a piacere
cmq il secondo articolo riportato è davvero interessante... ci dovrebbe essere più sensibilizzazione tra i medici..che della salute del paziente se ne dovrebbero intendere o almeno si spera!!!molte volte si prescrive a casaccio!!
cmq bello il fatto che sia vito che michele offriranno al pranzo di lunedi...questo forum mi inizia a piacere
Mizio- ..staff...
- Numero di messaggi : 127
Età : 36
Località : Molfetta
Data d'iscrizione : 19.12.08
Re: RADIOLOGIA...E DINTORNI...
Che emozione.... .....a quando la cerimonia per la nomina ufficiale???
Sparlotto84- ..staff...
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Località : MOLFETTA....CAPUT MUNDI!!
Data d'iscrizione : 19.12.08
Re: RADIOLOGIA...E DINTORNI...
Ottimo lavoro, neo MODERATORE!! Eh si ... proprio così.... promosso!!!....
RADIOLOGIA...E DINTORNI...
Ragazzi riporto qui sotto un paio di articoli inerenti la radiologia e tutto ciò che gli ruota intorno...(il secondo fa riflettere a parer mio....) Se avete altro materiale di questo tipo pubblicatelo...penso possa essere interessante...
Pubblicato su "Il Tirreno"
Esami raddoppiati rispetto al 2006
La pellicola va in soffitta: la radiologia è in un click
M.B.
Troppi esami radiologici in Italia: a rimetterci sono la salute degli italiani e le casse dello Stato
Pubblicato su "Il Tirreno"
Esami raddoppiati rispetto al 2006
La pellicola va in soffitta: la radiologia è in un click
M.B.
VOLTERRA. La radiologia volterrana cresce e si trasforma: quasi raggiunto il traguardo dei sessantamila esami all’anno. Nel 2006 erano appena la metà. L’incremento esponenziale delle prestazioni ha creato però qualche problema nelle liste d’attesa, anche perché il personale non è aumentato in proporzione.
Di qualche giorno fa la segnalazione di una lista d’attesa di due mesi per una risonanza. È aumentata nel corso degli anni anche la complessità degli interventi. E il sistema di lavorare? Completamente nuovo. Presto tutti i reparti saranno messi in rete con la radiologia, grazie ad un sistema tecnologico avanzato, di cui il suo reparto adesso dispone. E le ingombranti pellicole dove sono finite? Nel cassetto per sempre. Soppiantate dal cd, che raccoglierà le immagini radiografiche del paziente. A ciascuno sarà assegnato un codice, che se digitato farà vedere l’intera storia radiografica del paziente. Dati accessibili subito con un click nei dodici ospedali dell’Area Vasta, di cui Volterra fa parte. Più facile scambiare informazioni e veicolare consulenze in tempo reale.
Sono stati abbattuti i costi fissi e snellite le procedure. «Ovviamente la transizione è sempre una fase critica - spiegano i tecnici - che necessita di un periodo di rodaggio». Cambia anche il modo di interpretare i dati. «Si passa da una rappresentazione statica delle immagini ad una dinamica, permessa dal computer» spiega il radiologo. Possibile anche la refertazione vocale su monitor di alto livello.
Molti sono i cambiamenti, quindi. Anche il bacino di riferimento aumenta, attraendo pazienti da varie aree della Toscana. Il personale lavora a pieno ritmo. E non ci sta a fare da capro espiatorio per le liste d’attesa. A spiegarlo è il dottor Cozza, primario dell’unità operativa di radiologia. «È vero che con l’altissima affluenza si possono sensibilmente allungare le liste d’attesa, ma è altrettanto vero che le persone che abbiano avuto necessità cliniche importanti e si siano rivolte alla radiologia non sono mai state respinte. La radiologia non si è mai tirata indietro di fronte ai bisogni di salute rappresentati dalla popolazione».
Di qualche giorno fa la segnalazione di una lista d’attesa di due mesi per una risonanza. È aumentata nel corso degli anni anche la complessità degli interventi. E il sistema di lavorare? Completamente nuovo. Presto tutti i reparti saranno messi in rete con la radiologia, grazie ad un sistema tecnologico avanzato, di cui il suo reparto adesso dispone. E le ingombranti pellicole dove sono finite? Nel cassetto per sempre. Soppiantate dal cd, che raccoglierà le immagini radiografiche del paziente. A ciascuno sarà assegnato un codice, che se digitato farà vedere l’intera storia radiografica del paziente. Dati accessibili subito con un click nei dodici ospedali dell’Area Vasta, di cui Volterra fa parte. Più facile scambiare informazioni e veicolare consulenze in tempo reale.
Sono stati abbattuti i costi fissi e snellite le procedure. «Ovviamente la transizione è sempre una fase critica - spiegano i tecnici - che necessita di un periodo di rodaggio». Cambia anche il modo di interpretare i dati. «Si passa da una rappresentazione statica delle immagini ad una dinamica, permessa dal computer» spiega il radiologo. Possibile anche la refertazione vocale su monitor di alto livello.
Molti sono i cambiamenti, quindi. Anche il bacino di riferimento aumenta, attraendo pazienti da varie aree della Toscana. Il personale lavora a pieno ritmo. E non ci sta a fare da capro espiatorio per le liste d’attesa. A spiegarlo è il dottor Cozza, primario dell’unità operativa di radiologia. «È vero che con l’altissima affluenza si possono sensibilmente allungare le liste d’attesa, ma è altrettanto vero che le persone che abbiano avuto necessità cliniche importanti e si siano rivolte alla radiologia non sono mai state respinte. La radiologia non si è mai tirata indietro di fronte ai bisogni di salute rappresentati dalla popolazione».
Troppi esami radiologici in Italia: a rimetterci sono la salute degli italiani e le casse dello Stato
Si fanno troppe radiografie in Italia: se ne contano ogni anno circa 50 milioni ma un esame su quattro è totalmente inutile. In altre parole, il 25% degli esami radiologici effettuati dagli italiani sarebbe evitabile a tutto beneficio della salute e del rischio di malattie molto serie, come i tumori. I dati sono stati raccolti a seguito di un’indagine condotta su sei regioni e province autonome da Società italiana di radiologia medica, Associazione italiana di neuroradiologia e Sindacato nazionale dei radiologi; l’allarme è stato lanciato qualche settimana fa dagli stessi radiologi della Federazione nazionale dei Tecnici sanitari di radiologia medica (TSRM), riuniti in occasione di un convegno sul tema degli esami radiologici e della sicurezza del paziente che si è svolto a Roma.
La questione è piuttosto importante: di mezzo c’è la salute del paziente – più esami radiologici si traducono in un maggior numero di raggi e in un maggiore rischio di tumori radioindotti, senza considerare le aumentate possibilità di errori diagnostici – ma anche la qualità del servizio sanitario, a causa dell’allungamento delle liste di attesa e dei costi che ricadono inevitabilmente sulle casse dello stato.
I primi a scendere in campo contro questo abuso di Tac, Pet, radiografie e risonanze magnetiche sono gli stessi radiologi che tropo spesso si trovano a dover eseguire esami con tecniche di imaging su pazienti che non ne avrebbero bisogno o che tornano a ripeterli continuamente. Pazienti e medici sono chiamati in causa in egual modo: i medici dovrebbero evitare di prescrivere questi esami a gogò ed essere più cauti, i pazienti devono esser più informati e più consapevoli.
I medici riuniti a Roma spiegano che troppo spesso si prescrivono esami del tutto inutili e superflui. Un esempio per tutti: l’Associazione gastroenterologi ospedalieri ha condotto uno studio per verificare il livello di appropriatezza degli esami e ha scoperto che la colonscopia, test piuttosto fastidioso e invasivo, viene prescritta troppo spesso.Le attuali linee-guida indicano di eseguire questo esame solo se nel paziente si è verificato un sostanziale cambiamento (sangue nelle feci, anemie inspiegate, dolori improvvisi all’addome): insomma - spiega Sergio Morini, presidente dell’Associazione – una stitichezza cronica o una sensazione di gonfiore che è stabile da decenni non sono assolutamente validi motivi per prescrivere una colonscopia.
Il problema, comunque, non è solo italiano. Quest’anno doveva entrare in vigore nell’Unione Europea una legge che limitava l’utilizzo di risonanze magnetiche, ma la sua applicazione è stata rinviata al 2012 a causa, dicono i rumors, delle incredibili pressioni cui sono stati sottoposti gli uffici sanitari comunitari.
La questione è piuttosto importante: di mezzo c’è la salute del paziente – più esami radiologici si traducono in un maggior numero di raggi e in un maggiore rischio di tumori radioindotti, senza considerare le aumentate possibilità di errori diagnostici – ma anche la qualità del servizio sanitario, a causa dell’allungamento delle liste di attesa e dei costi che ricadono inevitabilmente sulle casse dello stato.
I primi a scendere in campo contro questo abuso di Tac, Pet, radiografie e risonanze magnetiche sono gli stessi radiologi che tropo spesso si trovano a dover eseguire esami con tecniche di imaging su pazienti che non ne avrebbero bisogno o che tornano a ripeterli continuamente. Pazienti e medici sono chiamati in causa in egual modo: i medici dovrebbero evitare di prescrivere questi esami a gogò ed essere più cauti, i pazienti devono esser più informati e più consapevoli.
I medici riuniti a Roma spiegano che troppo spesso si prescrivono esami del tutto inutili e superflui. Un esempio per tutti: l’Associazione gastroenterologi ospedalieri ha condotto uno studio per verificare il livello di appropriatezza degli esami e ha scoperto che la colonscopia, test piuttosto fastidioso e invasivo, viene prescritta troppo spesso.Le attuali linee-guida indicano di eseguire questo esame solo se nel paziente si è verificato un sostanziale cambiamento (sangue nelle feci, anemie inspiegate, dolori improvvisi all’addome): insomma - spiega Sergio Morini, presidente dell’Associazione – una stitichezza cronica o una sensazione di gonfiore che è stabile da decenni non sono assolutamente validi motivi per prescrivere una colonscopia.
Il problema, comunque, non è solo italiano. Quest’anno doveva entrare in vigore nell’Unione Europea una legge che limitava l’utilizzo di risonanze magnetiche, ma la sua applicazione è stata rinviata al 2012 a causa, dicono i rumors, delle incredibili pressioni cui sono stati sottoposti gli uffici sanitari comunitari.
Sparlotto84- ..staff...
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